Skiatos e Paros

 

Diario del Viaggio

Finalmente riesco a ritagliarmi una settimana per un volo lungo. E il meteo è favorevole.
Non vado in Grecia da tantissimi anni. Come sarà ora? Il mare non può essere cambiato. La gente, meravigliosa, neppure. Al massimo saranno centuplicati i turisti.
Da Bresso costeggiamo tutto l’Adriatico chiedendo l’attraversamento di tutti i CTR a 7500’ e arriviamo a Brindisi dopo 3h 50’ di volo. Il BBAK ha 8 ore di autonomia e potrei arrivare diretto a Corfù ma …la vescica non ha altrettanta autonomia. Facciamo carburante e ci fermiamo a Brindisi a dormire. Cena di pesce da Mario, in una traversa della via principale.
Ripartiamo presto per l’aeroporto di Corfù, dove mi fanno stare in holding a W dell’aeroporto. Poi il controllore (nella fattispecie la controllora) mi chiede se abile a un finale veloce. Cosa fa…mi provoca? Stringo la base e picchio il BBAK in finale atterrando e liberando in duecento metri al primo raccordo. Salgo in torre per fare il piano di volo per Skiathos e la “controllora”, simpaticissima, mi dice che intendeva, sì, veloce, ma non così tanto….

Presento il piano di volo per il giorno successivo. Qui iniziano i problemi. La navigazione programmata per Skiathos non è accettata. In Grecia si vola sotto le aerovie, facendo giri larghissimi esattamente come in IFR. Peccato che non abbia con me le carte IFR e a Corfù non si trovano. Ridisegno la nuova rotta sulle carte VFR (chissà perché non stampano anche le intersections?) e la “controllora” mi fornisce la sua carta IFR. La fotocopio a pezzi, faccio un collage con lo scotch e con l’evidenziatore segno la rotta IFR. Seguirò la carta VFR ma navigherò con quella IFR. Approfitto della cortesia per fotocopiare dall’AIP le rotte VFR obbligatorie della zona di Atene. Mi serviranno al ritorno. Finalmente il nuovo piano di volo è accettato, ma mi fanno andare quasi a Salonicco prima di poter mettere prua su Skiathos !!!

Mariela è “fumante”…pensava stessi sollazzandomi in torre, dato il tempo trascorso..!!!
Affittiamo un’auto e visitiamo l’isola. Sosta a Agios Gordios, bagno a Gialiskari (per raggiungerla, in discesa con capre di montagna, in salita con l’aiuto di Messner), visita al golf (campo un po’ trascurato) e poi a Paliokastritsa, la baia più a nord e più bella dell’isola. Dopo una visita al monastero, ci fermiamo all’Akrotiri Beach Hotel (http://www.akrotiri-beach.com/ ) e ceniamo a lume di candela al Poseydon (sulla spiaggia).

Mattina bagno in spiaggia e poi in aeroporto per Skiathos. Seguo la rotta come da piano di volo, ma a metà non resisto. Provo a chiedere un diretto. Mi fanno aspettare un po’ ma poi me lo concedono.WOW ! Evito un giro lunghissimo. Sulle montagne c’è roccia e, data la temperatura, inevitabilmente si balla un po’. La mia passeggera ormai si è abituata.
Il sorvolo delle Sporadi ci regala paesaggi incantevoli. A Skiathos tempo ottimo e poco vento.

Affittiamo una Jeep e andiamo a Koukounaries, una bella spiaggia a nord che ricordavo deserta….Noooooooo, ora migliaia di turisti, ombrelloni e lettini !
Passata (a piedi) la collina sapevo (c’ero stato da ragazzo) dell’esistenza di una spiaggia isolata di nudisti, fra le pinete sul mare, che giustamente si chiamava e si chiama tuttora “Banana Beach” ! Ora però non era più di nudisti ed era stata trasformata in un bar – discoteca all’aperto con musica (ottima) a tutto volume. Molto divertente e piena di giovani dai 20 ai 30 anni. Ci fermiamo fino alle 9 di sera ballando in spiaggia anche noi. Cena alla Taverna Paradise, sulla spiaggia (dietro l’Hotel Esperides, baia Akladies). Suggerita. Ottimo pesce. Poi in porto e in paese per rivedere Skiathos by night, sempre molto viva e caratteristica.
Mattina spiaggia, bagno, sole e…vela (ho trovato un Hobie Cat). Alle 12 in aeroporto per Paros (a Mikonos non avevo trovato posto che per il giorno successivo. Parcheggio full !!! Ricordo che in Grecia occorre sempre chiedere via fax il permesso di atterraggio con tutti i dati del volo).

In volo sul mare frase storica: “Tranquilla, sono finite le montagne, ora siamo sul mare, non ci può essere turbolenzAAAAAAAAAAA…….” Botta di “aria chiara” accompagnata dalle urla di Mariela.
Ma è solo il preannunciarsi del Meltemi che sul centro Egeo spira costante a 40 nodi e oltre. Peccato non sia in vela ma in aereo.
Per fortuna gli aeroporti li hanno costruiti nella direzione del vento dominante..Atterriamo a Paros con vento molto forte ma quasi frontale.
Pranziamo all’Astir of Paros (http://www.astirofparos.gr/ ) a nord, ma poi cerchiamo un albergo a sud, il Poseidon, ridossato dal Meltemi (http://www.parosweb.gr/poseidon/index.htm ).

Solita musica: affitto un’auto e giro dell’isola. Cena da Christos a Naoussa (http://www.christos-restaurant.gr/photo.htm ) e giro per il paese, molto carino, fra i locali sul mare e i negozi sul porto.

Come sempre mattina al mare e all’ora di pranzo un breve volo per Mikonos dove finalmente eravamo riusciti a prenotare. Atterraggio a 45 gradi per il forte Meltemi (vedi foto).
Nella parte sud dell’isola ci sono 4 baie, ci dicono. Quella più a est (paradise) è riservata ai teenagers: musica spacca timpani dalle 17 alle 7. La seconda (Platis Gialos), per me la più bella, per 20/30enni, la musica finisce presto, alle 5 circa. La terza (Psarou) per 30/40enni fino alle 4. La quarta (Agias Ioannis) per gli over 40. Optiamo per questa al St. John Hotel Villas (http://www.splendia.com/pagehotel.php?hotelid=30798&lang=IT ), un angolo di paradiso. A cena da Nikos, a Platis Gialos. Poi a Mikonos in paese fra i negozi, le taverne e i locali dove suonano live. Mikonos dicono sia la patria del mondo gay ma garantisco che esiste una popolazione femminile di tutto rispetto. Per finire musica in spiaggia a Ag. Ioannis.

Giorno successivo partenza presto per Zakinthos. Dobbiamo passare le montagne e meglio non farlo nelle ore troppo calde.
Il piano di volo passa a sud di Atene e dobbiamo seguire le rotte VFR prestabilite (vedi PDF allegato). Sulle montagne, come previsto, turbolenza. L’Avmap si impalla dopo qualche pacca. Lo riavvio mentre balliamo il ballo di S.Vito e la visibilità non è gran che (in questi casi avere tre mani sarebbe meglio). Finalmente passiamo le montagne e iniziamo la discesa per Zakinthos, dove arriviamo con calma di vento.

Come è diversa dalle isole dell’Egeo! Molto più verde, con un entroterra che ricorda la Puglia, con molti uliveti e una terra quasi rossa. Poco turistica, fatichiamo a trovare un albergo con un qualche sapore. Alla fine a Limni Keri (estremo sud dell’isola) troviamo il Poseidon Taverna e Castello, un albergo familiare a picco sul mare, dove abbiamo mangiato ottimo pesce alla griglia. Molto gentile la proprietaria.

Mattina seguente rientro a Bresso dove arriviamo nel pomeriggio un po’stanchi ma contenti. Solo sette giorni, ma vissuti intensamente.

Comment

There is no comment on this post. Be the first one.

Leave a comment