Flyng to Marrakech

Diario di Bordo

28.12.07
Bresso è avvolta nella nebbia. Attendiamo si dissolva e l’aeroporto venga aperto per decollare in direzione Barcellona Sabadell. Volo on top fino alle Alpi liguri e da Marsiglia chiediamo autorizzazione per tagliare diretti su Bagur. In 2 h e 50’ siamo a terra.
Ci concediamo un breve spuntino nel paradiso delle tapas: Cerveceria Catalana (Carrer Mallorca 236 , traversa di Paseo de Gracia, angolo Rambla de Catalunya): due piatti di crudo pata negra e jabugo da ribaltarsi + panino al solomillo da 10.
Visitiamo il Parco Guell e scendiamo a Paseo de Gracia con le case di Gaudì, le ramblas con gli artisti di strada, poi la Sagrada Familia e il porto.
Cena vista mare al Barceloneta (http://www.rte-barceloneta.com/ita/index.html ), nell’omonimo quartiere, 22 Lescar (tel. 932212111). Meritano i frutti di mare e i cannolicchi alla griglia.

29.12.07
Nel volo Sabadell – Malaga il mouse dell’Avmap si stacca e cade. Mariela lo recupera ma l’uso del GPS è parzialmente compromesso. Fortunatamente l’aereo è strumentale e le alternative per la radionavigazione non mancano. Incontriamo un buffissimo cumulo che spunta da un mare di nubi. Passiamo le montagne innevate prima di Granada ma Malaga è coperta da un fitto strato di cumuli che non possiamo attraversare. Salgo a 9500’. Sul mare è broken e “condoreggio” fuori dal CTR fino al punto di ingresso a 1000 piedi. Atterrati a Malaga, affittiamo un’auto per andare a Puerto Banus. Mariela si dedica alla sua attività preferita: lo shopping.
Cena Teppanyaki al ristorante giapponese dell’Hotel The Westin la Quinta Golf Resort
http://hoteles.hotelopia.es/espana/costa-del-sol/marbella/hotel-the-westin-la-quinta-golf-resort.html
dove un cuoco giapponese cucina sulla piastra davanti a noi. Poi due passi in porto e al Sinatra per sentire un po’ di musica.

30.12.07
In volo da Malaga a Marrakech, il controllore di Tangeri mi comunica che il piano di volo sotto l’aerovia seguendo vor e intersections non è stato accettato in VFR (il contrario di quanto accade in Grecia) . Mi propone inserimento in IFR o una serie di riporti VFR sconosciuti e non indicati sul GPS né sulle carte. Atterro a Tangeri e copio dall’AIP marocchino le coordinate dei punti ed i nomi. Riparto subito e in volo inserisco il nuovo piano nel GPS (suggerisco a chi volesse intraprendere il volo di acquistare in Francia le carte VFR marocchine non disponibili in Italia; pare si possano trovare a Cannes Mandelieu). Mariela si gode il paesaggio e, rilassata, scatta qualche foto. I colori passano dal verde del nord a tutte le tonalità del rosso e arancio delle zone desertiche, in contrasto con il bianco delle cime innevate dell’Atlante e l’azzurro del cielo.

Ai piedi delle montagne, la valle di Marrakech è coperta da foschia. L’aeroporto è invece coperto da una trentina di jet a fianco dei quali il mio Cessna rulla intimorito. Affittiamo una macchina e fatichiamo non poco a trovare una camera in albergo. Cena al Lolo Quoi, un ristorante di moda in Avenue Hassan II, 82 (http://www.bestrestaurantsmaroc.com/en//restaurant-maroc/detail/lolo-quoi.html ) Poi visita alla magica e affascinante piazza-mercato della Medina, fra le mura rossastre del XII secolo, e alla moschea Koutoubia.

31.12.07
Colazione al Palmeraie Golf Palace ( http://www.palmeraie-marrakech.com/palmeraie-golf-palace.htm ) e 9 buche con una coppia di giovani francesi.
Breve bagno in piscina e nel pomeriggio visita alla città e al souk. Il traffico è caotico. Un colpo di clacson significa “spostati, ti sto venendo addosso”. E’ la regola e bisogna sottostare, evitando nel contempo una miriade di ciclomotori e biciclette con a bordo due o anche tre marocchini (ovviamente senza casco).
Festa di capodanno al Kenzi Farah, con danza del ventre (per turisti) e fuochi d’artificio.

01.01.08
Partiamo in auto e attraversando un piccolo deserto che ricorda vagamente Monument Valley giungiamo a Essaouira, a 185 Km da Marrakech. E’ un piacevolissimo villaggio di pescatori, con case bianche e azzurre e ristorantini sul porto che si affacciano su una baia di sabbia lunga qualche kilometro.
Alla sera rientro a Marrakech, dove avevamo prenotato al Gran Cafè de la Poste (www.grandcafedelaposte.com tel. 212.24433038) suggeritoci dai francesi golfisti.
In albergo consulto il meteo, per il momento ancora buono. Ma un fronte freddo sta per arrivare da NW e già ha coperto mezza Europa. Rinunciamo al volo in programma per Ouarzazate e decidiamo di rientrare a Malaga dove è previsto tempo discreto fino alle 12.

02.01.08
Ci alziamo alle 7 per poter partire presto ma non avevamo fatto i conti con la burocrazia marocchina. Per un volo internazionale dal Marocco il tempo per le formalità di polizia e doganali è interminabile. Peggio di un volo di linea. E così riusciamo a partire solo alle 11.30 !!!
Il tempo è ancora buono, ma a un’ora da Malaga peggiora. La visibilità è ridottissima e inizia a piovere. Dirotto su Tangeri e raggiungo per sicurezza il mare. Scendo fino a 800’ per mantenere VMC, ma un temporale mi convince a desistere e tornare verso sud. Atterro a Rabat fra le urla di mia moglie alla quale avevo inutilmente cercato di spiegare che l’acqua non rappresenta un pericolo per il volo (quanto invece la scarsa visibilità, ma questo non l’ho detto!).

03.01.08
Sosta forzata a Rabat, fra mercatini, souk e kasbah. Alla sera, all’interno della Medina, vaghiamo alla ricerca del Ziryab, uno dei più famosi ristoranti marocchini. In un labirinto di viuzze, seguiamo le indicazioni ma finiamo in un vicolo cieco. E’ buio e Mariela è terrorizzata. L’ambiente attorno non è rassicurante e bussiamo ad una porta di un palazzo più bello di quelli circostanti per chiedere indicazioni. La porta si spalanca e gli inservienti del Ziryab ci danno il benvenuto, spiegando che la mancanza di cartelli e la conseguente caccia al tesoro fa parte del fascino e del mistero del posto.
Il locale è bellissimo, il cibo è raffinato e il servizio eccellente. Il proprietario si ferma con noi a chiacchierare fino a tardi e ci spiega i segreti dei suoi piatti. Alla fine ci sembra di essere con un vecchio amico e Lahsen Belfarji ci fa scortare fino a un taxi fuori dalla Medina. Il suo ristorante (www.restaurantleziryab.com) ci ha fatto dimenticare il cattivo tempo.

04.01.08
Il meteo è ancora pessimo. Diluvia.
Mariela cerca di recuperare dormendo mentre io saltello fra saune, massaggi e ginnastica in albergo.
Entusiasmati dalla cucina marocchina, la sera visitiamo Dinarjat, il secondo ristorante marocchino di Rabat (www.bestrestaurantsmaroc.com/en/restaurant-maroc/detail/dinarjat.html). Molto elegante, sui toni pastello e viola, cibo all’altezza del posto.

05.01.08
Meteo finalmente ok, sveglio Mariela alle 6.30 sperando di poter decollare alle 8.30. Alle 11, sbrigate le solite due ore di formalità, finalmente decolliamo per Granada (per fare dogana) e proseguire per Barcellona dove arriviamo prossimi alla scadenza delle effemeridi.

06.01.08
Le previsioni fino alle 12 zulu sono pessime. Per il pomeriggio danno tempo brutto su SW della Francia, poi buona visibilità su Marsiglia con 45 nodi di mistral, infine nebbia su nord Italia.
Capt. G. mi fa dire di non muovermi, se ho ancora un briciolo di prudenza. Decido quindi di partire ma seguendo la costa per poter riparare, se necessario, a Perpignan o Montpellier.
Mariela mi fa sentire le tonalità più acute quando incontriamo un po’ di pioggia e, quando la visibilità si riduce, inizio a pensare di fermarmi a Cannes o a Genova; ma a Marsiglia usciamo in un sole stupendo e il volo continua diretto su Bresso. Dopo le Alpi, mare di nubi a 1000/2000 piedi. Decido di stare sotto a 1000 piedi. Sopra è bello e, se costretto, preferisco bucare in salita piuttosto che in discesa. E comunque a Genova è bello e il BBAK ha 8 ore di autonomia !! Per radio gli amici di Bresso mi riferiscono che la visibilità è buona. Mariela non è convinta ma alla fine la nebbia si dirada e compare la pista. Tutti al bar a brindare allietati da un ottimo speck al coltello.

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