Budapest

Diario del Viaggio

Come richiesto, mando fax all’aeroporto di Budapest (Ferihegy) (+36.1.2966000) richiedendo permesso di atterraggio e allegando piano di volo con stimato di partenza e arrivo, con conferma via SMS che puntualmente arriva. Mariela protesta un po’ (in realtà urla) perché fino a Chioggia….chiove (beh, lo dice la parola…). Ma già al Rotar (intersection sul mare fra Chioggia e Portoroz) siamo nel bel tempo, come diceva il meteo. E mia moglie si rilassa.

Atterriamo a Portoroz per fare polizia e dogana (la Slovenia è già Schengen e Portoroz è un aeroporto doganale). Per andare in Ungheria era necessario e ne approfittiamo per fare carburante.
Ripartiamo per Budapest, via Dolsko, Celje, SME (Sarmellek),PTB (Pusztaszabolcs) MOLNA (VFR reporting point to LHBP), rotta prevista quasi tutta sotto una aerovia (in realtà poi mi hanno fatto volare a quota pari e livello di aerovia, controllato con un codice transponder). Tasse di atterraggio € 105,94 (circa 3.000 Forint o Ft o HUF) e servizio di primissimo livello. Al terminal dei voli privati c’era già un tassista pronto ad attenderci. Miklòs Baràth (+36.703821463) è più di un tassista, è una guida turistica. Ci racconta tutto di Budapest e suggerisce l’Hotel Intercontinental, 5 stelle convenzionato con i piloti, chiedendo le camere affacciate sul Danubio. Mostro la mia tessera Aopa e mi applicano il 50% di sconto. Totale circa 130 € a notte !

Cena sul ristorante/battello Spoon, uno dei migliori di Budapest. Ottimo Goolash e, per chi ama il colesterolo, fantastico Gooseliver al forno, accompagnati da abili violinisti, fisarmonicisti e violoncellisti, con vista sul Palazzo Reale, sulla Matthias Church e sul ponte Elisabeth.

Il giorno seguente saliamo su un Sightseeing Tour per il giro dei luoghi più importanti di Buda e di Pest, le due città che si affacciano sul Danubio. In ritardo (purtroppo) scopriamo che il tour era fattibile anche con dei divertentissimi monopattini elettrici, scortati da una bellissima ragazza ungherese !!! Sarà per la prossima volta. Giriamo per il Parlament, la Synagogue, il parco, le terme, la Citadel e molti altri luoghi turistici, scoprendo una città pulita, organizzata, con case d’epoca ben tenute e con grande fascino. L’influsso austro-ungarico ha lasciato ottime tracce.
Cena al Dunacorso, sulla riva del Danubio, a 100 metri dall’albergo. Poi salita al castello con funicolare e rientro in discesa attraverso il ponte Elizabeth.

Domenica shopping (sempre suggerirlo alla moglie la domenica quando i negozi sono chiusi !!!), qualche cioccolato locale per gli amici golosi, e rientro in albergo dove ci attende Miklòs per portarci in aeroporto.

Ritorno senza problemi. A Portoroz dobbiamo fare come al solito polizia e dogana per rientrare in Europa (!!). Approfittiamo della sosta per andare a mangiare i tartufi di mare a Piran (sul lungomare). Rientro a Bresso in serata.

Anche questo è un viaggio da rifare.

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